Difficile far coincidere il concetto di sostenibilità con una vettura stradale che si propone con tre motori elettrici dimensionati in modo da assicurare potenze complessive comprese tra i 550 e i 600 chilowatt, tra i 750 e gli 820 cavalli, alimentati da batterie di capacità superiori ai 120 chilowattora, in grado di sfrecciare a 265 chilometri/ora e inserita in una fascia di prezzo che si aggira intorno ai 170 mila euro.
La start-up italo-americana lancia Aehra “Sedan”
Eppure il lancio di Aehra “Sedan” avvenuto nel Giugno scorso a Milano é stato accolto dalla stampa specializzata quale ennesima evoluzione del progresso tecnologico in essere nel segmento automotive. Un processo di crescita che vedrebbe il marchio Aehra, start-up italo-americana, quale ennesimo brand esclusivo in grado di sfidare i colossi dell’auto mondiale in un segmento di mercato dai volumi irrisori e il cui impatto a livello di sostenibilità non è degno di nota. Ciò non toglie che in “Sedan” ci sia del buono, a partire dal design, curato dall’ingegnere italiano Filippo Perini, già protagonista degli sviluppi stilistici proposti negli ultimi 15 anni da Lamborghini. Rispetto ai modelli del marchio di Sant’Agata Bolognese “Sedan” avanza però linee pulite e fluide, quasi esenti da spigoli e caratterizzate da profili superiori che danno origine a un corpo continuo sviluppato tra cofano, parabrezza, tetto e coda. Una linea giocata sulla base di una struttura monocorpo che enfatizza i volumi interni permettendo l’inserimento di quattro ampi posti senza pregiudicare la raffinatezza aerodinamica.
Quest’ultima è ulteriormente impreziosita dall’assenza di specchietti retrovisori convenzionali, sostituiti da sottili appendici di derivazione motociclistico fornite di telecamere, soluzione peraltro implementabile su qualsiasi vettura senza richiedere ingenti sovraccosti ma che al momento solo pochi costruttori hanno abbracciato e solo sulle rispettive berline di classe alta. Sicuro però che in futuro le telecamere diventeranno protagoniste del sistema di retrovisione mandando in pensione sia gli specchietti esterni sia quello interno.
Aehra “Sedan”, auto sportiva ed esclusiva
Tornando a “Sedan” e alla sua carrozzeria va segnalata anche l’apertura a elitra di tutte e quattro le portiere con chiusura sul montante centrale fisso, soluzione tanto elegante e raffinata quanto poco pratica all’uso resa possibile da un’altezza contenuta sotto il metro e mezzo che si abbina a una lunghezza di poco superiore ai cinque metri e a una larghezza di due. Un’auto sportiva “importante” quindi, tale anche nella massa, di poco inferiore alle due tonnellate grazie a un ampio utilizzo di leghe di alluminio e fibra di carbonio per cercare di far fronte ai pesi delle batterie sviluppate in partnership con il gruppo austriaco Miba. Si tratta, come accennato, di accumulatori da 120 chilowattora di capacità operanti a 900 volt integranti la tecnologia “FlexCooler” a livello di sistema di raffreddamento per migliorare i flussi termici sulle celle riducendo di conseguenza i tempi di ricarica, grazie alla possibilità di utilizzare colonnine da 350 chilowatt di potenza e, contemporaneamente, assicurare una maggiore affidabilità e una maggior durata in termini di numero di cicli di carico e scarico.
Prevista anche la possibilità di sostituire le celle eventualmente danneggiate o a fine vita mantenendo invece i componenti sani, caratteristica sulla quale molto hanno lavorato Aehra e Miba per far sì che le batterie debbano essere cambiate solo quando effettivamente non più in grado di operare e senza costringere gli utenti a cambiare interi pacchi. La Casa sottolinea che la soluzione “porterà a una complicazione della progettazione, ma si differenzia da quanto tradizionalmente fatto dai grandi player dell’automotive”, affermazione che porta a ritenere la soluzione costosa e quindi implementabile solo su vetture di lusso, non sui modelli che fanno i volumi a livello mondiale con buona pace della sostenibilità.
Altra caratteristica del pacco batterie di “Sedan” la bidirezionalità dei flussi di corrente, soluzione già avanzata da altri costruttori, in particolare nel segmento dei pickup elettrici, mezzi dal carattere “energivoro” destinati a utilizzi professionali anche in aree non abitate e quindi esenti da correnti di rete. Nel caso specifico, una berlina sportiva di classe alta, la soluzione non sembra avere una grande utilità pratica visto che l’auto sarà comunque destinata a vivere nei box di complessi abitativi di lusso i cui assorbimenti elettrici sono sempre assicurati oltre che dalla rete anche da generatori ausiliari o sistemi di accumulo alimentati da sorgenti rinnovabili.
Non a caso gli stessi manager di Aehra sottolineano come un eventuale impianto fotovoltaico di una casa con batteria di accumulo di 10 chilowattora possa essere alimentato per qualche giorno e in caso di emergenza da una vettura che abbia più di 100 chilowattora disponibili nelle batterie. L’emergenza ovviamente non deve essere indotta dall’esplosione o dall’infiammabilità delle batterie in fase di ricarica né da alluvioni visto che fra le conseguenze dei recenti e tragici eventi accaduti in Emilia-Romagna c’è stata anche la messa in quarantena d’ufficio con controlli avanzati da parte delle Forze dell’Ordine di tutte le auto full electric alimentate mediante batterie che si son ritrovate sommerse dall’acqua.
Titolo: Aehra “Sedan”, esclusività non sostenibile
Autore: Redazione